This HTML5 document contains 41 embedded RDF statements represented using HTML+Microdata notation.

The embedded RDF content will be recognized by any processor of HTML5 Microdata.

Namespace Prefixes

PrefixIRI
n14https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Dataset/
n12http://purl.org/dc/terms/
n13https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Agent/
n21https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Inscription/
n10https://collezioni-online.museoscienza.org/image-oa-t/CinemaVideo/IGB-004959_Proiettore/
n4https://dati.museoscienza.org/lod/resource/SubjectDiscipline/
n2https://dati.museoscienza.org/lod/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/
foafhttp://xmlns.com/foaf/0.1/
n23https://dati.museoscienza.org/lod/resource/AuthorshipAttribution/
n17https://dati.museoscienza.org/lod/resource/CatalogueRecordPST/
n6https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Bibliography/
n20https://w3id.org/arco/ontology/denotative-description/
n15https://dati.museoscienza.org/lod/resource/PhotographicDocumentation/
dchttp://purl.org/dc/elements/1.1/
n11https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Acquisition/
n27https://dati.museoscienza.org/lod/resource/CulturalEntityTechnicalStatus/
rdfshttp://www.w3.org/2000/01/rdf-schema#
n28https://dati.museoscienza.org/lod/resource/CulturalInstituteOrSite/
n5https://w3id.org/arco/ontology/context-description/
rdfhttp://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#
n22https://w3id.org/arco/ontology/core/
n29https://dati.museoscienza.org/lod/resource/CulturalPropertyType/
n16https://w3id.org/arco/ontology/catalogue/
n18https://w3id.org/arco/ontology/location/
n30https://dati.museoscienza.org/lod/resource/DesignationInTime/
xsdhhttp://www.w3.org/2001/XMLSchema#
n8https://dati.museoscienza.org/lod/resource/MeasurementCollection/
n26https://dati.museoscienza.org/lod/resource/ConservationStatus/
n19https://dati.museoscienza.org/lod/resource/TimeIndexedTypedLocation/
n3https://w3id.org/arco/ontology/arco/
n24https://dati.museoscienza.org/lod/resource/Dating/

Statements

Subject Item
n2:IGB-004959
rdf:type
n3:ScientificOrTechnologicalHeritage
rdfs:label
Cinoscope (XX)
rdfs:comment
proiettore cinematografico
dc:creator
Syndicat Industriel Cinoscope C. P. Goerz
dc:date
1920 - 1930
dc:rights
proprietà privata
dc:type
proiettore cinematografico
n12:bibliographicCitation
bibliografia di confronto: Sassi L., Proiezioni fisse e Cinematografo, Milano, Urlico Hoepli, 1911
n12:source
n14:PST
foaf:depiction
n10:IGB-004959_20100224_001.jpg n10:IGB-004959_20100224_002.jpg n10:IGB-004959_20100224_003.jpg
n3:hasAlternativeDiscipline
n4:cinematografia
n3:hasCataloguingAgency
n13:r03mnst
n3:hasHeritageProtectionAgency
n13:s27
n3:hasMainDiscipline
n4:industria-manifattura-artigianato
n5:hasAcquisition
n11:IGB-004959
n5:hasAuthor
n13:it-must-aut001-000846 n13:it-must-aut001-000546
n5:hasAuthorshipAttribution
n23:IGB-004959-1_autb n23:IGB-004959-2_autb
n5:hasBibliography
n6:IGB-004959-1
n5:hasDating
n24:IGB-004959-1
n5:hasDocumentation
n15:IGB-004959-1 n15:IGB-004959-2 n15:IGB-004959-3
n5:historicalInformation
Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumiere a Parigi nel 1895 ed usava una pellicola da 35mm. Questa pellicola veniva prodotta dalla Eastmann Kodak con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni 18x24m. Venne utilizzato soprattutto per riprese e proiezioni professionali. Successivamente vennero prodotti diversi formati sia più grandi che ridotti rispetto a questo. I più grandi come il 70mm, per immagini più luminose e proiezioni su schermi più grandi, i più piccoli per questioni economiche a d uso amatoriale. In generale bisogna anche ricordare che il più grande passo avanti rispetto all'uso amatoriale di cineprese e proiettori venne fatto con l'avvento delle pellicole in acetato in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabile. Queste pellicole si sotituirono ovviamente anche nell'ambito professionale. I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9.5mm, il 16mm, l'8mm in tutte le sue varianti e il Super 8. La massima diffusione delle ultime cineprese a pellicola si ebbe tra il 1980 e il 1982. Nel 1985 la produzione cessò a causa dell'avvento del nastro magnetico. Oggi a sua volta superato dalle videocamere digitali. Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più piccoli e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili . Dal punto di vista tecnico l'evoluzione di obiettivi, diaframmi, otturatori, telemetri, ottiche porterà ad apparecchi sempre più accessoriati ma anche di facile uso soprattutto per il cineasta amatoriale.
n20:hasAffixedElement
n21:IGB-004959-1
n20:hasConservationStatus
n26:IGB-004959-1
n20:hasCulturalPropertyType
n29:proiettore-cinematografico-a-manovella-per-pellicole-35mm
n20:hasDesignationInTime
n30:IGB-004959-1
n18:hasTimeIndexedTypedLocation
n19:IGB-004959-current
n16:isDescribedByCatalogueRecord
n17:IGB-004959
n22:description
Proiettore cinematografico da tavolo in metallo, a sviluppo verticale. E' costituito da un montante in ferro verniciato di nero che funge da base con flange per il fissaggio al piano di lavoro. Sopra alla base è posizionato l'apparato di proiezione vero e proprio. Sotto si trovano due bobine in metallo affiancate e montate su un albero orizzontale. Questo termina con una puleggia, collegata alla manovella posta nella parte superiore. Questa manovella governa anche la rotazione dei dispositivi di trascinamento della pellicola e la rotazione dell'otturatore. L'apparato di proiezione è racchiuso in una scatola di forma parallelepipeda in metallo ricoperto di pelle nera con maniglia per il trasporto. La parete posteriore è apribile. All'interno si trovano due cilindri con dentini sporgenti alle estremità affiancati, in corrispondenza delle due bobine sottostanti, necessari per il trascinamento della pellicola. Quello di destra è accoppiato con un altro cilindro uguale e sopra a questi si ha una guida dove scorre la pellicola da proiettare con un riquadro in corrispondenza del punto dove si illumina il fotogramma. Sopra al cilindro di sinistra, un dispositivo di trasmissione del moto, permette la rotazione dell'otturatore a farfalla posto all'interno della scatola, davanti al riquadro dove si illumina il fotogramma. Lateralmente, sopra alla manovella, è inserito un contagiri. Sullo sportello posteriore è presente un foro circolare con un tappo in alluminio. Tolto il tappo si posizionava, all'altezza del foro, il dispositivo illuminante. Sulla parete frontale, in corrispondenza del riquadro del fotogramma, è inserito l'obiettivo C. P. Goerz Kino - Hypar 1:3 F=5,5cm con diaframma a iride (aperture da f/3 a f/25) e messa a fuoco mediante una levetta posta sull'obiettivo stesso (per distanze da 1,5 a 10 m - infinito). E' presente una scatoletta porte pellicola in alluminio con foro per l'uscita della pellicola protetto in velluto.
n16:hasCulturalInstituteOrSite
n28:TXVzZW9OYXppb25hbGVkZWxsYVNjaWVuemFlZGVsbGFUZWNub2xvZ2lhTGVvbmFyZG9kYVZpbmNp
n5:hasCulturalPropertyAccessibility
n20:Accessible
n5:hasMeasurementCollection
n8:IGB-004959
n5:inventoryIdentifier
IGB-4959
n22:keyword
cinema
n20:hasCulturalEntityTechnicalStatus
n27:IGB-004959-1