Phonola - FIMI Modello 1322 Colore (XX)

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televisore xsd:string
xsd:string Phonola - FIMI Modello 1322 Colore (XX) 
xsd:string Phonola SA, FIMI 
xsd:string 1976 ca. - 1985 ca. 
xsd:string proprietà privata 
xsd:string televisore 
xsd:string bibliografia di confronto: Grob B., La televisione, Torino, Einaudi - Edizioni Scientifiche, 1955 
xsd:string bibliografia di confronto: Soresini F., Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, a cura di A.I.R.E., Albino (Bergamo), Sandit, 2004 
xsd:string L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. Tra il 1930 e il 1939 la RCA investì quasi dieci milioni di dollari per sviluppare il progetto di televisione elettronica. Nel 1954, negli Stati Uniti, cominciano le trasmissioni a colori, con lo standard NTSC ((National Television System Committee). In Europa arriverà nel 1967 con due diversi standard: SECAM (Sequential Couleur Avec Memoire, Francia e Paesi dell'EST) e PAL (Phase Alteration Line, Germania e UK). L'Italia, con grave ritardo, sceglierà lo standard PAL nel 1972. Le prime trasmissioni a colori italiane si avranno nel 1977. L'evoluzione tecnica principale dei primi televisori a colori risiede nella struttura del cinescopio: sullo schermo vengono depositati fosfori adatti ad emettere luci corrispondenti ai tre colori primari (rosso, verde, blu), in modo tale che per sovrapposizione additiva si possano ottenere tutti i colori. Per controllare l'eccitazione dei fosfori, il tubo catodico viene dotato di tre cannoni elettronici, uno per ciascun colore. Agli inizi degli anni '60 il televisore entra nelle case: la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. Gradualmente i televisori passano anche dal funzionamento con circuiti a valvole a circuiti a transistor, cambiano anche i materiali e le dimensioni: scompare il legno a favore di materiali plastici colorati e forme di design innovative, nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale . Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica. 
xsd:string Televisore di grosse dimensione, in materiale plastico grigio scuro. La parete frontale è quasi interamente occupata dallo schermo autoprotetto del cinescopio rettangolare. A destra dello schermo si ha una colonna di comandi e la griglia di protezione dell'altoparlante. Nella parte alta si hanno un display a Led, due tasti per accensione e mute, sotto uno sportello apribile nasconde dieci tasti con indicazioni da 0 a 9 per i canali preselezionati, quattro tasti con indicazioni 0. 1. 2. 3. per le bande d'onda, tre piccole manopole per la regolazione di volume, luminosità e intensità di colore, una leva per la regolazione del contrasto. Sotto alla griglia dell'altoparlante si ha un tasto per la deviazione dell'audio alle cuffie. Il retro di questo apparecchio non è al momento accessibile. 
xsd:string IGB-9544 
xsd:string Radiocomunicazioni 
xsd:string Cinescopio 
xsd:string Televisione 
xsd:string TV 

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