Addizionatrice Dalton (XX)

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addizionatrice xsd:string
xsd:string Addizionatrice Dalton (XX) 
xsd:string Dalton Adding Machine Co. 
xsd:string 1923 - 1924 
xsd:string proprietà privata 
xsd:string addizionatrice 
xsd:string bibliografia di confronto: Dal Quipu, Dal Quipu al Chip : mostra storica del calcolo, a cura di Soresini F., Milano, Smau, 1988 
xsd:string bibliografia specifica: Soresini F., Storia del calcolo automatico, Roma, Confederazione Generale dell'Industria Italiana, 1977, 3 
xsd:string bibliografia di confronto: Martin E., The calculating machines : their history and development, Cambridge, MIT Press, 1992 
xsd:string Nell'evoluzione del calcolo automatizzato, le addizionatrici sono macchine dal funzionamento semplificato rispetto alle calcolatrici, in quanto consentono l'esecuzione soltanto di addizioni e di sottrazioni; moltiplicazioni e divisioni vengono ottenute da una serie ripetuta di addizioni e sottrazioni. La prima addizionatrice realizzata, la Pascalina, fu ideata nel 1642 dal pensatore francese Blaise Pascal, che ispirò altre macchine realizzate successivamente. Una grande innovazione tecnologica fu l'introduzione sul mercato del Comptometer di Dorr. E. Felt nel 1887; si trattava infatti della prima macchina da calcolo dotata di tastiera al posto di quadranti e manovelle. La tastiera segnò un notevole miglioramento delle prestazioni delle macchine per il calcolo automatizzato, semplificandone e velocizzandone l'uso. Inizialmente le tastiere erano costituite da un certo numero di colonne di tasti, generalmente da sei a tredici, in cui i tasti erano numerati da 1 a 9. Le addizionatrici Dalton, apparse nel 1902, segnarono un ulteriore passo in avanti con l'adozione della tastiera ridotta, costituita da soli dieci tasti numerati da 0 a 9; grazie alla tastiera ridotta, la velocità di utilizzo venne accresciuta ulteriormente dato che l'operatore era libero dall'obbligo di controllare la tastiera durante l'impostazione dei numeri. Un'altra innovazione adottata dalle macchine Dalton consiste nell'utilizzo di un azionatore intermedio per la totalizzazione dei numeri, comandato dalla leva. Nelle tastiere ad azionamento diretto, premendo un tasto, il numero viene immediatamente conteggiato sul totalizzatore; con l'azionatore intermedio invece è necessario impostare il numero sulla tastiera e successivamente utilizzare la leva per la visualizzazione sul totalizzatore. Introducendo questo sistema, veniva offerta la possibilità di correggere eventuali errori di digitazione. Questo modello di addizionatrice Dalton era predisposto sia per un funzionamento manuale che elettrico, adattabile in base alle esigenze del cliente; l'esemplare posseduto dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" è provvisto di un funzionamento manuale. 
xsd:string Addizionatrice con stampante, avente un corpo in metallo, verniciato di nero. E' dotata di una tastiera ridotta, costituita da dieci tasti in gomma dura bianca, disposti su due file; i bottoni dei tasti riportano, accanto alla numerazione progressiva da 0 a 9, anche il numero complementare per ciascun valore, segnato in rosso. Ai lati della tastiera si trovano quattro tasti con bottone rosso, due per parte, che costituiscono i comandi di sottrazione, ritorno, non addizione e ripetizione dell'operazione; i bottoni presentano iscrizioni in spagnolo. Sul lato destro della tastiera inoltre è posto il commutatore tra modalità elettromeccanica e modalità manuale. Nella parte superiore del lato anteriore dell'addizionatrice si trovano inoltre due pulsanti per il totale e il totale parziale e la leva per la correzione del valore impostato. Sul piano superiore sporge verticalmente la copertura del complesso dei blocchi di impressione per la stampa dei caratteri sul rotolo di carta; i blocchi di impressione sono costituiti da dieci segmenti paralleli in metallo disposti verticalmente, ognuno dei quali ospita dieci caratteri tipografici, numerati da 0 a 9 e spinti verso il punto di impressione da un martelletto azionato da leve. Il sistema di stampa è completato da due portabobine di nastro, dal rullo rivestito di gomma e dal supporto del rotolo di carta, installato sul retro della macchina; sul piano superiore inoltre è posto il tasto per escludere la stampa. Sul fianco destro dell'addizionatrice si trova la leva, con impugnatura in legno, per la totalizzazione delle cifre. 
xsd:string IGB-9488 
xsd:string elettromeccanica 

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