Transatlantico Conte Biancamano / Hermitage (XX)
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nave
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Transatlantico Conte Biancamano / Hermitage (XX)
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Cantieri William Beardmore & Company
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1942 - 1947
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1924 - 1925
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1925 - 1942
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1947 - 1961
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proprietà privata
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nave
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bibliografia specifica: Curti O., Due Navi in Museo, Milano, Museo della Scienza e della Tecnica, 1964, 32
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Il Conte Biancamano, considerato la prima vera città galleggiante nazionale, si rivelò l'ultimo transatlantico italiano costruito all'estero. Ammiraglia della flotta, è dotata di ogni comfort e lussuosamente allestita, ed effettua il suo viaggio inaugurale sulla prestigiosa linea Genova-Napoli-New York il 20 novembre 1925.
Dopo 10 anni di servizio sulle tratte atlantiche, il Biancamano viene destinato dal governo italiano al trasporto di truppe e civili in Africa Orientale, ma già l'anno successivo torna a far viaggiare passeggeri prima verso il Sud America e poi verso l'estremo Oriente, sulla rotta Genova-Shanghai via Suez.
Torna a calcare le rotte atlantiche tra Genova e Valparaiso via Panama, quando nel 1940 è chiamato a sostituire la motonave Orazio, distrutta da un incendio.
Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale è requisito dall'esercito statunitense nelle acque del porto di Cristobal, nei pressi di Panama: ribattezzato "Hermitage", viene adibito al trasporto delle truppe americane su tutti i fronti del Pacifico e dell'Atlantico.
Recupera i suoi fasti alla fine del conflitto mondiale, quando lo Stato Italiano ne ritorna in possesso e lo fa riallestire presso i cantieri navali di Monfalcone (Gorizia). Il Biancamano riprende il mare lungo la rotta Genova-New York nel marzo 1950, stavolta con una moderna prua inclinata in avanti, fumaioli aerodinamici e livrea bianca.
Proprio su questa stessa rotta, 10 anni dopo effettuerà il suo ultimo viaggio.
Tra il 1960 e il 1961 la nave viene demolita, ma il Museo riesce ad acquisire il ponte di comando con le attrezzature, le strumentazioni e gli arredi che vengono trasportati in più blocchi da La Spezia a Milano. Il Padiglione Aeronavale del Museo è stato appositamente progettato e costruito per accogliere il Transatlantico Conte Biancamano e la Nave Scuola Ebe. Oggi, grazie alla musealizzazione, è l'unico transatlantico italiano sopravvissuto.
Il Biancamano nasce per ospitare passeggeri abituati a tutti gli agi, dunque lo studio e la progettazione degli interni furono affidati ad uno dei più celebri e apprezzati architetti italiani dell'epoca, Adolfo Coppedè.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, con la trasformazione in nave per trasporto truppe, questi preziosi arredi furono completamente smantellati e distrutti presso i cantieri di Philadelphia.
Quando nel 1947 il Biancamano viene riallestito come nave passeggeri nei cantieri di Monfalcone, vengono chiamati a collaborare alcuni dei più noti ed importanti artisti, architetti e decoratori dell'epoca. Le sale principali sono assegnate a dieci progettisti diversi, tra cui i pittori Massimo Campigli e Mario Sironi e lo scultore Marcello Mascherini. Lo stesso Giò Ponti, incaricato degli arredi, scriverà " il Conte Biancamano, attraverso la sfilata delle sue sale è l'espressione di diversi temperamenti: ciò da varietà alla nave " .
L'eccezionalità di queste collaborazioni e il loro straordinario risultato contribuisce a rendere il Biancamano unico nel suo genere.
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Costruzione metallica formata da 5 livelli, partendo dall'alto:
Tetto della tuga di pilotaggio, presenta diverse attrezzature tra cui un grande faro di segnalazione, alcune casse con bandiere di segnalazione, diverse antenne per radio, radiogoniometro e RADAR.
Ponte del sole, oltre alle due ali laterali scoperte, sono conservate la sala di pilotaggio, la sala nautica, sale RT e RTF e giro bussola.
Ponte delle lance, sono visibili sui due fianchi le due lance di salvataggio, vengono conservate alcune cabine con arredi destinati a passeggeri di I classe.
Ponte della passeggiata, sala da ballo di prima classe con decorazione del Mascherini.
Ponte dei saloni, sono presenti le strutture perimetrali.
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IGB-7081
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Navigazione Civile
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Trasporto passeggeri