Voigtländer Bessa, Voigtländer & Sohn;  (XX)

https://dati.museoscienza.org/lod/resource/ScientificOrTechnologicalHeritage/IGB-006030 <https://w3id.org/arco/ontology/arco/ScientificOrTechnologicalHeritage>

apparecchio fotografico xsd:string
xsd:string Voigtländer Bessa, Voigtländer & Sohn;  (XX) 
xsd:string Voigtländer & Sohn 
xsd:string 1931 ca. - 1949 ca. 
xsd:string proprietà privata 
xsd:string apparecchio fotografico 
xsd:string bibliografia specifica: Price Guide, Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996, Grantsburg, USA, Mc Keown, 1994 
xsd:string bibliografia di confronto: White R., Discovering Old Cameras 1839 - 1939, Princes Risborough, UK, Shire Publications Ltd., 2001 
xsd:string bibliografia di confronto: Williamson D., Comprehensive Guide for Camera Collectors, Atglen, USA, Schiffer Publishing Ltd., 2004 
xsd:string Nel 1897 la Kodak introdusse sul mercato due nuovi apparecchi fotografici a pellicola in rullo: la Cartridge Kodak e la Folding Pocket Kodak. Mentre la prima aveva un aspetto massiccio e somigliava, da chiusa, agli apparecchi a cassetta (box camera), la F.P.K. era di dimensioni molto contenute e forma arrotondata. Il successo di questa seconda tipologia di fotocamera fu enorme e molteplici furono i modelli, anche con obiettivi ed otturatori di qualità, costruiti fino al 1915. Numerose aziende copiarono questo modello e produssero apparecchi analoghi.Tra queste la Voigtländer, proprio con i vari modelli della linea Bessa. Tale modello base restò in produzione, con diverse combinazioni di obiettivi e otturatori, dal 1931 al 1949. 
xsd:string Apparecchio fotografico verticale interamente in metallo, di forma parallelepipeda, con bordi arrotondati e maniglia in cuoio. Il soffietto, in pelle nera, è custodito all'interno dell'apparecchio e viene estratto automaticamente aprendo lo sportello anteriore, incernierato nella parte inferiore della parete frontale. Lo sportello è mantenuto aperto da due tiranti in metallo. Il soffietto termina con un telaio in metallo sul quale è posizionato il porta obiettivo in metallo. Lo sportello aperto poggia su una linguetta in metallo estraibile. Sullo sportello e sul dorso sono presenti due fori filettati per il posizionamento su cavalletto. L'obiettivo è a fuoco fisso e al suo interno sono inseriti un diaframma iride ed un otturatore centrale. Mediante una ghiera posta sull'obiettivo in corrispondenza del diaframma interno, è possibile regolare l'apertura del diaframma secondo posizioni stabilite (infinito, paesaggi, 10, 7, gruppi, 3, 2.5, ritratti, 1.5). Una levetta posta nella parte superiore dell'obiettivo permette di selezionare le velocità di scatto dell'otturatore (1/25, 1/50, 1/100, 1/125 di secondo più le posizioni B e T). La carica e lo scatto dell'otturatore avvengono mediante due levette posizionate sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore. Lo scatto può essere azionato anche mediante uno scatto flessibile da inserire nell'apposito foro situato vicino alla levetta di scatto (lo scatto a distanza è mancante). Sul porta obiettivo è fissato anche un mirino a riflessione orientabile. Lateralmente, sul dorso, è inserito un mirino Newtoniano ripiegabile costituito da due parti: una piccola lente e una lente convergente rettangolare. Il dorso dell'apparecchio fotografico è incernierato sul lato ed apribile per permettere l'inserimento della pellicola in rullo per formati 6x9cm. Ad apparecchio aperto sono visibili l'interno del soffietto e i due vani laterali dove si inserisce la pellicola in rullo. L'avanzamento della pellicola avviene manualmente attraverso una farfalla posizionata lateralmente. Sulla parete posteriore si ha una finestrella trasparente rossa per la lettura diretta del numero di fotogramma dal retro della pellicola. 
xsd:string IGB-6030 
xsd:string fotografia 

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