albarello (XVIII)

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vaso da farmacia xsd:string
xsd:string albarello (XVIII) 
xsd:string 1740 post - 1760 ante 
xsd:string proprietà privata 
xsd:string vaso da farmacia 
xsd:string bibliografia di confronto: Biscontini Ugolini G., I vasi da farmacia nella collezione Bayer, Pisa, 1997 
xsd:string Questo tipo di vasi incontrarono particolare favore presso i committenti nel corso di tutto il XVIII secolo. Si concorda con l'ipotesi che tale smisurata produzione fosse dovuta anche a ragioni economiche, poiché la realizzazione di forme e decori "seriali" costava certamente meno di esemplari con disegni più elaborati, ne risulta che corredi analoghi furono prodotti da più manifatture in tutta l'Italia settentrionale tanto che se ne trovano attribuiti a fabbriche liguri, piemontesi e per lo più venete. A questo proposito si rimanda a quanto detto da G. Biscontini Ugolini nell'esauriente catalogo della Collezione Bayer (n° 56 pag 158). La presenza di un elemento simbolico comune, forse una campanella stilizzata si è propensi a pensare ad una provenienza da una stesso corredo farmaceutico. Inoltre alcune caratteristiche nel decoro come il colore fortemente diluito, una certa fretta nell'esecuzione e, non ultimo, l'uso dei caratteri in stampatello per le scritte farebbero ipotizzare una produzione realizzata da parte di fabbriche minori dell'Italia settentrionale forse in ambito lombardo-veneto nel corso della prima metà del XVIII secolo. 
xsd:string Vaso a rocchetto, forma comunemente denominata albarello, con struttura tipica settecentesca con alto piede piano svasato, spalla arrotondata collo cilindrico, breve con larga imboccatura ad orlo estroflesso. 
xsd:string IGB-1893 
xsd:string manifattura ceramica 

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