Acciarino automatico, Soldatini, Alberto Mario; Somenzi, Vittorio; (XX)
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modello
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Acciarino automatico, Soldatini, Alberto Mario; Somenzi, Vittorio; (XX)
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Somenzi, Vittorio
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Soldatini, Alberto Mario
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1956
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proprietà privata
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modello
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bibliografia specifica: Sutera S., Leonardo : le fantastiche macchine di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano : disegni e modelli, Milano, Skira, 2001
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bibliografia di confronto: Leonardo da Vinci, Il Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano, a cura di Marinoni A., Firenze, Giunti Barbera, 1979, 12
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bibliografia specifica: Gallerie Leonardo, Le Gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1963
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bibliografia specifica: Giorgione C., Leonardo da Vinci. La collezione di modelli del Museo, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, 2009
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bibliografia di confronto: Landrus, M., Le armi e le macchine da guerra: il de re militari di Leonardo, Novara, De Agostini, 2010
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"Necessità stabilisce in questo caso 3 molli, delle quali la prima attende alla revoluzione della rota, la seconda allo spignere la pietra contro a essa rota, la terza a chiavare detta rota, eccetera".
Il foglio di Leonardo, molto accurato dal punto di vista grafico, rappresenta due dispositivi per accendere a ripetizione la carica di un'arma da fuoco. Il disegno dell'acciarino, di grande bellezza e completezza, è accompagnato da una didascalia ed è contrassegnato da alcune lettere ad indicare le parti meccaniche che verranno successivamente citate. La catena articolata, definita da Leonardo molla del foco, è ricostruita a parte in scala maggiore. Proviene da un altro disegno in cui Leonardo studia diversi tipi di catene e molle, da elicoidali o revertiginose, oltre a riprendere un dettaglio dell'acciarino stesso
Nell'ideale funzionamento, con un giro di ruota, la catena articolata tende il mollone caricando l'arma. Premendo il grilletto, il dente d'arresto libera la ruota che girando sfrega la pietra focaia e accende la polvere da sparo. Leonardo scrive a tal proposito: "La rota gira con furia e si con frega nella pietra focaia posta in g con una volta intera, e fa molto foco, col qual s'accende la polvere che sta nel ricettacolo K".
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Il modello è un'interpretazione di un dispositivo per accendere a ripetizione un'arma da fuoco. Il dispositivo è costituito da una molla elicoidale (o cocleale) collegata, tramite una catena snodabile a tre maglie, a una ruota superiore alloggiata in un anello e sostenuta al centro di un ponte a quattro bracci avvitati all'anello stesso. La ruota strofina contro una pietra focaia sulla sinistra. Sulla destra c'è il grilletto.
La catena articolata è ricostruita a parte, in scala maggiore
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IGB-13
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Leonardo da Vinci
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cannone
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artiglieria
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Ingegneria militare
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Rinascimento
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bombarda
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modelli leonardeschi