Barca a pale, Tursini, Luigi;  (XX)

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xsd:string Barca a pale, Tursini, Luigi;  (XX) 
xsd:string Tursini, Luigi 
xsd:string 1952 - 1953 
xsd:string proprietà privata 
xsd:string modello 
xsd:string bibliografia specifica: Scienza Tecnica, Scienza e Tecnica di Leonardo : Artiglieria-Genio-Marina-Aeronautica, Roma, Stabilimento Fotomeccanico dell'Aeronautica, 1952 
xsd:string bibliografia specifica: Sutera S., Leonardo : le fantastiche macchine di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano : disegni e modelli, Milano, Skira, 2001 
xsd:string bibliografia specifica: Gallerie Leonardo, Le Gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, 1963 
xsd:string bibliografia specifica: Giorgione C., Leonardo da Vinci. La collezione di modelli del Museo, Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, 2009 
xsd:string bibliografia specifica: Curti O., Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, Firenze, Scala, Istituto Fotografico Editoriale, 1979 
xsd:string bibliografia specifica: Curti O., Leonardo da Vinci, a cura di Leonardo da Vinci: fantasy and reality, Roma, De Luca, 1986 
xsd:string bibliografia specifica: Curti O., Le macchine al Museo della scienza e della tecnica, in Leonardo: l'avventura: mostra didattica; le macchine: documenti e modelli; giovani artisti: cinquanta d'après, Aosta, Vangelista, 1980 
xsd:string Come altri ingegneri della sua epoca, Leonardo studia sistemi per la propulsione delle imbarcazioni: i suoi a riguardo si intrecciano con le ricerche sull'arte della guerra e l'ingegneria militare e ammiccano alla tradizione di Taccola e Francesco di Giorgio. Tra gli esempi più interessanti risalgono alcuni studi di barche a pale, databili al primo periodo fiorentino. Queste barche, azionate dalla forza umana tramite una serie di ingranaggi recuperano infatti la tradizione ingegneristica toscana dei meccanismi a ingranaggi. Basti pensare alla barca a pale di Francesco di Giorgio in cui tre coppie di ruote venivano mosse, tramite un unico albero motore, da una grande ruota calcatoria disposta sul ponte e azionata da un uomo. I disegni di barche a palo di Leonardo si concentrano sul problema della trasmissione meccanica del movimento partendo dalla forza muscolare umana e prescindono da ogni problema di attrito e di resistenza dell'acqua. Nello studio, Leonardo non disegna lo scafo e utilizza come sistema di visualizzazione la sezione frontale. In questo studio di propulsione per un'imbarcazione, le pale motrici sarebbero state azionate da due uomini.Leonardo indica misure e rapporti dimensionali. Le pale avrebbero dovuto avere la lunghezza di un braccio e mezzo -circa 90 cm-. Per moltiplicare la forza dei vogatori prevede ruote del diametro di un braccio -60 cm circa- con 16 denti che ingranano un rocchetto del diametro di 1/4 di braccio -15 cm circa- munito di 12 denti. Secondo i calcoli di Leonardo, prescindendo dalle difficoltà meccaniche e nautiche e in assenza di attrito, facendo compiere alla "rota del primo moto" 50 giri al minuto si sarebbe ottenuto un movimento della barca con velocità di "50 milia per ora". 
xsd:string Il modello rappresenta una sezione trasversale di scafo di imbarcazione. L'interno è occupato da un'intelaiatura che sorregge una barra di trasmissione collegata a due ruote dentate ai due lati dello scafo. Le ruote dentate mettono in movimento due ruote a sei pale. 
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xsd:string Leonardo da Vinci 
xsd:string acqua 
xsd:string Rinascimento 
xsd:string navigazione 
xsd:string modelli leonardeschi 
xsd:string propulsione 
xsd:string ruota a pale 
xsd:string trasporti via acqua 

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