Bellini, Mario (1935/)
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Bellini, Mario (1935/)
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Mario Bellini si è laureato in architettura nel 1959 al Politecnico di Milano. Durante il corso di studi, incontrò come insegnanti i grandi architetti Ernesto Nathan Rogers e Piero Portaluppi. Intraprese la professione nel campo del design, divenendo uno dei più noti designer italiani, aprendo uno studio professionale negli anni sessanta. Ha iniziato a lavorare come progettista nel 1963 come consulente per il disegno industriale della Olivetti ed in seguito aveva lavorato con alcune importanti aziende italiane ed internazionali (B & B Italia, Cassina, Heller, Flou, ecc.). Dal 1986 al 1991 Bellini è stato direttore di Domus, la principale rivista mensile internazionale di architettura e design. Nel 1987 ha fondato la "Mario Bellini Associati Srl" di cui è presidente. Nel 2008 la "Mario Bellini Associati Srl" ha cambiato denominazione in "Mario Bellini Architects Srl". Come designer, Bellini ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui 8 Compassi d'oro dell' ADI, la Medaglia d'oro assegnata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per la diffusione del design e dell'architettura nel mondo (2004), la Medaglia d'Oro della Chartered Society of Designers e lHonorary Title of Designer for Industry della RSA (entrambi inglesi) e altri prestigiosi premi e diplomi ottenuti in vari Paese del mondo. E presente con venticinque opere nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York, che nel 1987, gli ha dedicato una retrospettiva personale. Tra le opere esposte ci sono: "P101", "Tcv 250", "P 203", "Divisumma 18", "Divisumma 28", "Logos 50/60", "Lexicon 82", "Lettera 10", "Logos 80" e "ETP 55" della Olivetti Spa; "GA 45 Pop", "Totem" e "Robot" di Brionvega; "Le Bambole" di B&B Italia; "Cab Chair" e "Cab Armchair" di Cassina Spa; "Area" di Artemide Spa; "Class" di Ideal Standard Spa; "Forte Rosso" di Cooper-Hewitt Museum. Tra le opere di design più recenti vi sono la sedia "The Bellini Chair" (Heller, USA), premiata con il Compasso dOro 2002; la sedia "Vol-au-vent" (B&B, Italia), il bollitore "Palmhouse" (Cherry Terrace, Giappone), i divani per "Natuzzi" (Italia), il sistema di sedute "Faust" (Driade, Italia), le sedie per ufficio "Ypsilon" e "Headline" (Vitra, Germania), i letti "Marilyn" e "GrandPiano" per Flou, gli imbottiti luminosi "Stardust" per Meritalia e il tavolo "Cartesius" (Andreu Wird, Germania) una riedizione del tavolo Pedretti vincitore del Compasso dOro 1962. Dagli anni ottanta Bellini ha lavorato con successo anche nel campo dell'architettura, progettando opere in Europa, Giappone, Stati Uniti, Australia ed Emirati Arabi. Alcune delle sue opere architettoniche più importanti sono: il Centro Internazionale Congressi ed Esposizioni di Villa Erba a Cernobbio (1990); il Tokyo Design Center, Tokyo, Giappone (1992); il nuovo quartiere Portello della Fiera di Milano (1997); i Natuzzi Americas Headquarters, High Point, North Carolina, USA (1998); i Arsoa Headquarters, Yamanashi, Giappone, (1998); l'ampliamento e la ristrutturazione della National Gallery of Victoria, Melbourne, Australia (2003); il nuovo quartiere della Fiera di Essen, Germania (2001); lallestimento della grande mostra dedicata agli anni settanta in Italia, organizzata in Triennale a Milano (2007).