Officine Radiotelegrafiche Marconi (1909)

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Le Officine Radiotelegrafiche Marconi furono il maggiore sito produttivo dell'azienda britannica Marconi's Wireless and Telegraph Company Ltd. (MWTC) sul territorio italiano.

Furono sviluppate a partire dal 1909, quando il marchese Luigi Solari, collaboratore italiano dell'azienda britannica di Gugliemo Marconi, propose alle autorità del porto di Genova di costruire in loco una stazione radiotelegrafica di servizio alla Marina Mercantile italiana, con un magazzino di riforninento dei componenti e un'officina di riparazione. Nel 1912 l'area destinata all'officina venne ampliata. La nuova struttura era così in grado di "provvedere alla completa costruzione di impianti fino alla potenza di 5 Kw", come riporta l'opuscolo Le Officine Radiotelegrafiche Marconi del 1922 (p. 5).

Secondo questa fonte, la capacità produttiva dell'officina era sovradimensionata rispetto al mercato italiano della radiotelegrafia. Marconi aveva concesso ai militari italiani lo sfruttamento gratuito dei propri brevetti, per cui i militari provvedevano per conto proprio al proprio fabbisogno. L'utenza civile italiana era ancora molto ridotta, "non aveva bisogno di impianti radiotelegrafici se non per un numero assai ristretto di piroscafi -  non più di una cinquantina". La MWTC provvide allora a distribuire in Inghilterra gli apparati prodotti in Italia secondo gli stessi standard qualitativi inglesi (ibi, p.6).

Con l'avvento del primo conflitto mondiale tuttavia le vendite all'apparato militare italiano crebbero e l'officina si specializzò negli equipaggiamenti per aerei. Seguì un ulteriore ampliamento nel 1915. Nel 1917, conseguentemente anche all'affermarsi della tecnologia delle valvole termoioniche, sempre prodotte internamente, si rese necessario un trasferimento in un nuovo edificio vicino alla stazione di Brignole, in via Varese, recuperando la ex sede dello stabilimento grafico della Società F.lli Armanino & C., di ca. 1500 mq articolati su tre piani.

Il contratto fu stipulato dall'Ufficio Marconi di Roma nel 1917 e il trasferimento avvenne nel 1918. La prima officina, sorta sul Molo Vecchio del porto genovese, rimase attiva per le riparazioni. Alla fine del 1918 gli operai impiegati tra le due strutture erano 350.

Con la fine della guerra, la domanda subì una notevole contrazione. Le due Officine si attrezzarono perciò per produrre non solo apparati trasmittenti e riceventi, ma anche tutta la minuteria metallica e gli accessori necessari per i quadri di distribuzione e di manovra. Oltre a questo, "si attrezzarono [...] per le nuove costruzioni di trasmettitori radiotelegrafici e radiotelefonici del tipo a valvola e di radiogoniometri, il cui uso veniva esteso alla Marina Mercantile con grande vantaggio della navigazione; iniziarono la costruzione in serie di ricevitori a valvola di tipo proprio" (ibi, p. 11).

Un apposito reparto produceva materiale telefonico e centralini automatici a relé, utilizzando i brevetti di un'altra filiale della MWTC, la Relay Automatic Telephone Company.

Nel 1922 le Officine presero parte alla Fiera Campionaria di Milano, e il re Vittorio Emanuele III visitò l'esposizione.

 

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